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Description
Da dove incominciare...questo disegno segna l'inizio di un periodo, probabilmente lungo, in cui non pubblicherò più i disegni che faccio. Non so se è una cosa per cui valesse la pena avvertire, o parlare, ma comunque...eccomi qui.
Di solito, io sono sempre "uguale a me stessa", raramente mi espongo o cambio direzione...ma ogni tanto faccio piccoli cambiamenti, secchi e repentini, che nemmeno io mi aspetto, il più delle volte. Mi piace pensare siano "segnali", e questo è uno di essi. probabilmente aveva ragione il mio insegnante di filosofia, io non sono adatta a essere "conosciuta" (per quel che vale, o che è nelle mie possibilità) o famosa, o cosa ne so. Anzi, proprio mi disse che non avrei avuto mai niente. La mia risposta però è sempre la stessa:" Non m'importa, sarò felice lo stesso".
Non sono qui su DeviantArt per farmi conoscere o lodare,quindi ora sento di aver bisogno di disegnare senza mostrarne i risultati. Continuerò a disegnare, questo sì, disegnare per me equivale un po' a respirare, però voglio prendere un po' le distanze, non reggo più tutto questo clima, di cui sono diventata un po'...stanca..Se mai farò disegni per qualcuno, li vedranno giusto i diretti interessati..
A queste cose, e a molte altre, ho avuto occasione di pensare in questi giorni, e per rientrare in tema col disegno, più ascolto De Andrè, più rifletto. Su questa canzone, "Amico Fragile" avevo già fatto un altro disegno, probabilmente perchè la recepisco meglio in certi momenti. Comunque questo disegno è...abbastanza bruttino e semplice, me ne accorgo benissimo anche io. Probabilmente sembrerà un insieme sconnesso di cose casuali. Chissà se qualcuno ci vedrà qualcosa di simile a cosa ci vedo io.

"Amico Fragile", Fabrizio De Andrè
"Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione e d'amore
troppo, "Se mi vuoi bene piangi "
per essere corrisposti,
valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo "Mi ricordo":
per osservarvi affittare un chilo d'erba
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità:
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi,
ero molto più curioso di voi.

E poi sorpreso dai vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
"Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora lei è una donna piuttosto distratta."
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell'ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi.

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo.
Potevo chiedere come si chiama il vostro cane
Il mio è un po' di tempo che si chiama Libero.
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle.
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi. "

ENGLISH VER.
I don't know how to start...this drawing is the last I will publis for a period, probabily kinda long. I don't know if this is a thing worth of announcing or speaking about, but here I am.
It's extremely difficult to change, to me...but when I do, I do sudden and kinda strong changes (changes I don't even expect from myself, most of times), but still in small things. I like to think about them as "signs of somewhat", and this is one of those.
Probabily my philosopphy teacher was right, when he told me that I'm not suited to be known (and it's not my business judge if I can be famous or whatever), or well...he said that I would have never reached anything. My answer is the same as the one I gave him more than four years ago:"I don't care, I'll be happy anyway".
I'm not here on dA to be praised or to become famous, and maybe it's stupid, idk, but O feel I need to draw for myself and by myself. I obviously continue drawing, since it's like breathing for me..but I want to establish a little distance from..a kind of heavy athmosphere that I feel around me. I feel kinda...tired..
This is the second drawing I made listening to De Andrè's song "Amico Fragile", and I know it's a simple and poor result, but still with a great meaning, for me. For me, it expresses some of the deepest feelings I have, but I know I'm probabily the only one who sees them, since composition, pose, and everything, is so calm.

Gwydion (c) Soulstice, me

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Da dove incominciare...questo disegno segna l'inizio di un periodo, probabilmente lungo, in cui non pubblicherò più i disegni che faccio. Non so se è una cosa per cui valesse la pena avvertire, o parlare, ma comunque...eccomi qui.
Di solito, io sono sempre "uguale a me stessa", raramente mi espongo o cambio direzione...ma ogni tanto faccio piccoli cambiamenti, secchi e repentini, che nemmeno io mi aspetto, il più delle volte. Mi piace pensare siano "segnali", e questo è uno di essi. probabilmente aveva ragione il mio insegnante di filosofia, io non sono adatta a essere "conosciuta" (per quel che vale, o che è nelle mie possibilità) o famosa, o cosa ne so. Anzi, proprio mi disse che non avrei avuto mai niente. La mia risposta però è sempre la stessa:" Non m'importa, sarò felice lo stesso".
Non sono qui su DeviantArt per farmi conoscere o lodare,quindi ora sento di aver bisogno di disegnare senza mostrarne i risultati. Continuerò a disegnare, questo sì, disegnare per me equivale un po' a respirare, però voglio prendere un po' le distanze, non reggo più tutto questo clima, di cui sono diventata un po'...stanca..Se mai farò disegni per qualcuno, li vedranno giusto i diretti interessati..
A queste cose, e a molte altre, ho avuto occasione di pensare in questi giorni, e per rientrare in tema col disegno, più ascolto De Andrè, più rifletto. Su questa canzone, "Amico Fragile" avevo già fatto un altro disegno, probabilmente perchè la recepisco meglio in certi momenti. Comunque questo disegno è...abbastanza bruttino e semplice, me ne accorgo benissimo anche io. Probabilmente sembrerà un insieme sconnesso di cose casuali. Chissà se qualcuno ci vedrà qualcosa di simile a cosa ci vedo io.

"Amico Fragile", Fabrizio De Andrè
"Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione e d'amore
troppo, "Se mi vuoi bene piangi "
per essere corrisposti,
valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo "Mi ricordo":
per osservarvi affittare un chilo d'erba
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità:
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi,
ero molto più curioso di voi.

E poi sorpreso dai vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
"Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora lei è una donna piuttosto distratta."
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell'ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi.

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo.
Potevo chiedere come si chiama il vostro cane
Il mio è un po' di tempo che si chiama Libero.
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle.
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi. "

ENGLISH VER.
I don't know how to start...this drawing is the last I will publis for a period, probabily kinda long. I don't know if this is a thing worth of announcing or speaking about, but here I am.
It's extremely difficult to change, to me...but when I do, I do sudden and kinda strong changes (changes I don't even expect from myself, most of times), but still in small things. I like to think about them as "signs of somewhat", and this is one of those.
Probabily my philosopphy teacher was right, when he told me that I'm not suited to be known (and it's not my business judge if I can be famous or whatever), or well...he said that I would have never reached anything. My answer is the same as the one I gave him more than four years ago:"I don't care, I'll be happy anyway".
I'm not here on dA to be praised or to become famous, and maybe it's stupid, idk, but O feel I need to draw for myself and by myself. I obviously continue drawing, since it's like breathing for me..but I want to establish a little distance from..a kind of heavy athmosphere that I feel around me. I feel kinda...tired..
This is the second drawing I made listening to De Andrè's song "Amico Fragile", and I know it's a simple and poor result, but still with a great meaning, for me. For me, it expresses some of the deepest feelings I have, but I know I'm probabily the only one who sees them, since composition, pose, and everything, is so calm.

Gwydion (c) Soulstice, me