FlorTheWriter In reply to liliCartMan [2020-02-24 10:02:57 +0000 UTC]
Se ti raccontassi la sua storia, la troveresti parecchio interessante. Un indizio: lui è pesantemente basato su Venom della Marvel e lo Spaventapasseri della DC. Comunque eccola qui:
Durante la Grande Guerra su Cybertron, in parallelo al Progetto Predacon, lo scienziato Decepticon Shockwave si era chiesto cosa sarebbe accaduto se fosse stato possibile generare un Cybertroniano bestiale non rigorosamente Predacon, pur utilizzando lo stesso metodo di clonazione di CNA. E così, non si procurò un osso di questi antichi esseri senzienti, ma un campione di CNA Decepticon che fosse il più vicino possibile a una bestia, e questo rispondeva al nome di Airachnid.
Recuperato tutto il materiale necessario, con la sola Logica come assistente, Shockwave scelse di non ispirarsi alle forme di vita ordinarie ma, piuttosto, crearne una completamente artificiale - anche l’Energon che lo avrebbe alimentato fin dalla nascita non era naturale ma ricavato da una speciale formula sintetica. In questo modo, egli era certo di riuscire a creare l’essere senziente perfetto ma facendo in modo che non fosse una copia esatta dell’Airachnid originale; per questo motivo, scelse di concepire un esemplare maschio.
Nel giro di nove mesi terrestri, la “Protoforma TN-1” era completamente formata e già manifestava caratteristiche estetiche aracnoidi come i lunghi artigli a mani e piedi, appendici meccaniche che gli spuntavano dalla schiena e una bocca piena di denti aguzzi. Tuttavia, non aveva ancora un’armatura, come se la creatura fosse nuda, ma Shockwave non ne era preoccupato perché sapeva che si sarebbe formata nel giro di poco tempo. Così, la Protoforma TN-1 venne espulsa dalla capsula di stasi e, sebbene avesse solo poche ore di vita, iniziò subito a mostrare segni di intelligenza superiore (tipica dei Cybertroniani adulti), a tal punto da voler essere chiamato Raysharper da quel momento in poi.
Una settimana dopo, Raysharper aveva ormai assimilato una completa conoscenza sul mondo che lo circondava, comprese le terribili gesta di Lord Megatron. Così espresse il desiderio di voler unirsi alla causa dei Decepticon promettendo eterna fedeltà al Comandante in persona; gli bastava solo neutralizzare Orion Pax (il futuro Optimus Prime) presso Iacon e il “posto a tavola” era suo.
Sfortunatamente, quando era sul punto di inviare le coordinate ai compagni, Raysharper non riuscì a freddare in tempo l’Autobot e si imbatté invece in un ricognitore di nome Arcee, la quale riuscì a sconfiggerlo in un corpo-a-corpo in una polveriera lì vicino. Quando, poco dopo, il guerriero tornò da Megatron per fare rapporto, questi non sembrava adirato per l’esito negativo della sua missione ed, anzi, lo accolse tra le sue fila senza fare domande. Col tempo, Raysharper divenne non solo uno dei migliori guerrieri di Megatron, secondo solo a Skyquake, ma anche un pericoloso “reietto” a causa della sua evoluzione da semplice Cybertroniano ad un vero e proprio Arachnicon, scoprendo addirittura di essere in grado di trasformarsi in un’inedita forma d’attacco aracnoide che lo rendeva più simile ad un Insecticon che ad un Decepticon normale... il tutto durante una rissa con i Combaticon finita male!
Un bel giorno, appena Ray tornò a casa, Shockwave notò la sua metamorfosi e gli propose di mettersi al suo servizio tanto come suo pupillo quanto come bestia personale, promettendogli di rifornirlo di tutto l’Energon Sintetico necessario per sopravvivere, essendo ormai da poco passato dal Progetto Predacon agli esperimenti con gli Insecticon e i nuovissimi Dinobot. Raysharper però rifiutò categoricamente la proposta, perché si sentiva un essere senziente come tutti gli altri e non un mero mostro primitivo, e lo costrinse invece a rivelargli un’informazione a lui sconosciuta: durante una sua precedente missione, infatti, si era accorto che la sua Scintilla era entrata in perfetta simbiosi con quella di un altro Decepticon, a suo dire simile a lui; ora la sua priorità era conoscerne il nome. Shockwave capì allora di aver creato un Cybertroniano fin troppo perfetto e fu dunque costretto a segregarlo nel suo stesso laboratorio. Il rapporto tra i due si inasprì e fu allora che Shockwave dovette cedere e lasciò che Raysharper rubasse tutte le sue scorte di Energon Sintetico prima di fuggire a bordo di un trasporto Decepticon che ribattezzò Harbinger.
Prima di iniziare a cercare “l’altra metà della sua Scintilla”, l’ormai ex cecchino Decepticon iniziò a rubacchiare e commettere crimini in tutta Cybertron. Ciò che gli interessava, però, erano sopratutto sostanze chimiche e schemi con formule sperimentali che lo trasformarono gradualmente in uno scienziato, anche grazie ad alcune nozioni apprese dal suo ex padrone Shockwave, fino a diventare un esperto biochimico. Studiò anche il comportamento e la psiche dei Transformers a tal punto da autoproclamarsi “Scienziato della mente”, l’equivalente Cybertroniano dello psicologo, e inventò una sostanza dagli effetti allucinogeni capace di giocare con gli aspetti più oscuri e più profondi dei suoi nemici: nacque così il “Siero della Paura”.
Intanto, anche la sua condotta mutò: Raysharper divenne col tempo famigerato per la sua capacità di trasmettere la paura nelle sue vittime e di riuscire perfino a fiutarne l’odore, fino a diventare egli stesso l’incubo di ogni Cybertroniano. Con le sue nuove conoscenze scientifiche, Ray era sempre alla ricerca di nuove sostanze con le quali impregnare le fibre delle sue ragnatele perché diventassero anch’esse armi letali, tuttavia il desiderio di diventare sempre più forte non dava tregua.
Una notte, durante una ricognizione, incappò in una strana forma di Energon di colore viola e non tardò molto a scoprire che si tratta della nuova arma di Megatron: il leggendario "Sangue di Unicron" o, appunto, Energon Oscuro. Raysharper era curioso di conoscerne le proprietà e, quindi, si precipitò nel suo nascondiglio (situato in un settore di metropolitana abbandonato) a studiare il materiale. Dopo aver appreso che si trattava anch’esso di una forma di Energon molto potente, capì di aver trovato un tesoro e non perse tempo a iniettarlo nei suoi stessi circuiti.
L’effetto fu devastante: l’Energon Oscuro reagì violentemente con quello Sintetico nelle sue vene, tanto da ucciderlo quasi all’istante. In realtà, Raysharper si ritrova in una dimensione onirica in cui incontra un mostro noto come La Morte, il quale lo aveva accompagnato durante tutta la sua esistenza, allo scopo di convertirlo nell’”incubo peggiore” di tutti i Cybertroniani. Accecato dal desiderio di vendetta, Raysharper accettò l’eredità del mostro; venne così avvelenato tanto dalla materia tecnorganica della Morte quanto dall’Energon Oscuro, scatenando in lui una spaventosa mutazione genetica che lo trasformò nel letale Uomo Ragno che è tutt’oggi.
Raysharper non sembrava impressionato dal suo nuovo aspetto, anzi: si sentiva un Decepticon completamente diverso e non esitò a testare sul campo le nuove abilità acquisite dalla mutazione. Dall’uccisione della sua prima vittima, la fidanzata di un tal Roadstalker, scelse di adottare un metodo subdolo e sadico di cacciare: lasciare che l’istinto che chiamò “la Fame” prendesse il sopravvento, in modo da uccidere le sue prede prima succhiando loro tutto l’Energon e poi... divorarle!
La caduta di Cybertron era prossima e anche per Raysharper era arrivato il momento di abbandonare il pianeta morente per cercare una nuova casa. Prima, però, mentre stava caricando l’Harbinger con le scorte di Energon Sintetico, Ray dovette tornare nel suo nascondiglio una volta messo in allarme dall’arrivo degli Autobot in zona. A fargli visita furono i fratelli Sideswipe e Sunstreaker, in missione di ricognizione nelle vicinanze. Nonostante il più cauto dei due gli propose di unirsi alla causa degli Autobot (dopo aver appreso che Raysharper era ancora adirato con Shockwave) l’Uomo Ragno restava fedele a Megatron anche tempo dopo aver abbandonato i suoi ranghi. I fratelli allora lo affrontarono in un duello e riuscirono a sconfiggerlo anche grazie al perfetto lavoro di squadra. Alla fine, però, Sunstreaker commise l’errore di chiamarlo “insetto”, facendolo infuriare; e così, una volta ferito gravemente con i laser, Raysharper lo uccise senza pietà davanti agli occhi dello sconvolto Sideswipe. Era sul punto di divorare anche quest’ultimo, ma l’arrivo di Optimus Prime lo mise rapidamente in fuga.
L’ultima cosa da fare era andare a cercare il Cybertroniano con il quale era entrato in simbiosi. Raysharper interrogò e torturò qualunque Decepticon pur di trovare un tecnico tanto esperto che potesse aiutarlo; alla fine, saltò fuori il nome di un fedelissimo di Megatron, nonché ufficiale delle comunicazioni e maestro dello spionaggio: Soundwave.
Raysharper non esitò a rintracciarlo e precipitarsi al Quartier Generale Decepticon, dove l’Uomo Ragno gli chiese insistentemente di triangolare le coordinate dell’altra metà della sua Scintilla, chiunque fosse. A quel punto, Soundwave non aveva dubbi: il misterioso Cybertroniano era una Femmina di nome Airachnid. Questo spiegava il motivo per cui Raysharper condivideva con lei tanto l’aspetto aracnoide quanto la personalità, ma il campione di CNA usato per crearlo non gli garantiva un legame di parentela tipico dei Cybertroniani gemelli - come gli Autobot Sideswipe e Sunstreaker o i Decepticon Dreadwing e Skyquake.
Il momento di calma fu interrotto dal burrascoso arrivo di Megatron, avvertito da Starscream per la presenza di un “traditore”, e non provò alcun rimorso a cacciarlo dai suoi sottoposti dopo l’ennesima colluttazione. Raysharper venne dunque ferito gravemente e scaraventato fuori dalla base Decepticon, un attimo dopo essere fuggito da Kaon per il rotto della cuffia.
Ormai vicino alla morte, Raysharper si ritrovò al punto di partenza e non fece in tempo a urlare se ci fosse qualche insetto ad aiutarlo che apparve un Insecticon, il quale lo caricò sul dorso e lo accompagnò sull’Harbinger giusto in tempo per ricaricarsi con l’Energon Sintetico. Dopodiché, per meglio comprendere se l’Insecticon che lo aveva soccorso era stata opera sua o un curioso colpo di fortuna, il computer di bordo analizzò la sua struttura fisica e con stupore scoprì che aveva un’altra caratteristica in comune con Airachnid: il legame psichico con questi Primitivi, un altro indizio che lo spinse a partire immediatamente per andare a cercarla.
L’indomani Raysharper abbandonò Cybertron a bordo dell’Harbinger dopo averlo rifornito di Energon e armi e, una volta nello spazio, sfruttò la simbiosi della sua Scintilla per riuscire a localizzarla, finché i suoi sforzi furono ripagati due sistemi solari dopo.
Il momento di giubilo s’interruppe quando gli Autobot individuarono e attaccarono la sua navicella, ma Raysharper riuscì a salvare se stesso, l’uovo di Arachnicon e la scorta di Energon Sintetico in un scialuppa d’emergenza, mentre l’Harbinger si schiantò su un pianetino blu ricco di Energon. Da quel momento, il letale Uomo Ragno sparì nello spazio, vagando di galassia in galassia a caccia di trofei esattamente come l’”altra metà della sua Scintilla”.
Eoni dopo, nel presente, Raysharper decide di recarsi sul pianeta sul quale tempo addietro si era schiantato l’Harbinger e apprende che il suo nome è Terra ed è abitato da forme di vita organiche e intelligenti: gli umani!
Ray si incuriosisce e vorrebbe studiarli più da vicino, così entra nell’atmosfera terrestre e fa atterrare la navetta su un fondale oceanico, ben nascosto nel relitto di un famoso transatlantico affondato tempo addietro; dopodiché equipaggia il proprio casco perché funzioni da visore tattico, navigatore e telecomando per il Ponte Terrestre contemporaneamente, in quanto controllato da un’Intelligenza Artificiale che chiama V.E.N.O.M. Tutto pronto, Raysharper si dirige allora sulla terraferma e scansiona immediatamente una modalità veicolo terrestre, scegliendo di camuffarsi da auto sportiva Gumpert Apollo per la sua impressionante velocità.
Durante uno dei suoi viaggi sul nostro pianeta, l’Uomo Ragno fa amicizia con un umano, un soldato dell’Esercito USA di nome Jonathan “Johnny” Brock, il quale si offre di diventare il suo prezioso intermediario con i terrestri.
Tuttavia, in una ricognizione fuori città, Johnny inganna il suo partner robotico e lo attira in una trappola: l’uomo è, infatti, un membro di un’organizzazione segreta di tipo paramilitare, la MECH, capitanata da Leland “Silas” Bishop. Il suo scopo, spiega il comandante all’inerme Decepticon, è studiare la “tecnologia vivente” in modo da avere tutto il necessario per avere la meglio in un’ipotetica Terza Guerra Mondiale.
Nonostante opponga resistenza, Raysharper viene dunque catturato e studiato; quando però gli scienziati si accorgono che il robot non è “biologicamente vivo”, è proprio quest’ultimo a spiegarne il motivo a Silas: non è un “figlio” dell’AllSpark, ma un essere senziente creato artificialmente in laboratorio. Per dimostrarlo, Raysharper si libera e scatena tutta la sua furia nel bunker, non senza rapire il soldato traditore prima di scappare nel caos generale.
Giunti a distanza di sicurezza, Johnny cerca di giustificare la bravata perché Raysharper gli risparmi la vita, ma questi non gli crede e lo uccide con una delle sue appendici meccaniche. Da questa disavventura, Ray nutre un profondo odio verso gli umani.
Ora che ha attirato l’attenzione tanto degli umani quanto degli Autobot, Raysharper si ritrova ad aumentare la sua furtività, preferendo muoversi nell’ombra prima di entrare in azione. Tuttavia, durante i preparativi per una nuova missione, l’assistente V.E.N.O.M. avverte il suo padrone dell’avvicinamento di un vascello Decepticon sconosciuto, che in realtà si rileva essere la Nemesi di Megatron! A quel punto Raysharper si infiltra furtivamente a bordo prima di incapparsi in una faccia a lui nuova, Knock Out, che subito lo interroga su dove si trovi Airachnid in un modo disgustosamente ammaliante.
Il Decepticon gli risponde dunque che la Femmina ha di recente ripreso il controllo degli Insecticon e ha cercato di decimare l’equipaggio della Nemesi fin a quando Soundwave non l’ha fermata e spedita su una delle due lune di Cybertron insieme alle sue bestie. Lo stesso Ufficiale delle Comunicazioni, insospettito da un anomalo segnale Decepticon in movimento, non vede però di buon occhio la presenza del “traditore” a bordo e si prepara a spedirlo lontano tramite Ponte Terrestre ma Raysharper è più veloce e si allontana dalla nave grazie alla sua assistente virtuale.
Tornato a casa Ray ordina a V.E.N.O.M. di tarare il prossimo portale per un viaggio interstellare, ora che ha finalmente appreso la posizione attuale dell’”altra metà della sua Scintilla”. L’Uomo Ragno parte la sera stessa e, una volta atterrato, non trova alcuna traccia di Cybertroniani all’infuori di una vecchia base Autobot abbandonata. Tuttavia, gli scanner di V.E.N.O.M. rivelano che Airachnid e i suoi Insecticon si trovano sulla seconda Luna, a poca distanza dalla prima, e Raysharper vi si precipita lesto, ansioso di conoscere la sua futura dolce metà. L’impresa ha successo e quando porta a bordo lei e i suoi “schiavi” (compreso il titubante Undertaker, lo stesso Insecticon che gli salvò la vita su Cybertron), inizia a comportarsi da gentiluomo nei suoi confronti e a mostrarle quanto i due siano simili nonostante la differenza di genere. Inoltre, una volta attirata nella sua “stanza segreta”, Raysharper fa leva sulla condizione di “Regina degli Insecticon” di Airachnid e si propone dunque di voler esserne il re, essendo anche lui provvisto della connessione psico-simbiotica con le creature.
In un primo momento la Decepticon vorrebbe terminarlo ma subito si raddolcisce appena Raysharper le dona la testa di un umano (o meglio, dell’umano che lo aveva tradito tempo prima) perché possa completare la sua collezione di trofei; alla fine confessa: in effetti, anche lei aveva percepito nel profondo della sua Scintilla che esisteva un Cybertroniano a cui si era legata, ma continuava a ignorarlo... fino a oggi, ora che i due Decepticon possono finalmente incontrarsi faccia a faccia. Prima dell’unione definitiva, però, Raysharper ha un ultimo desiderio: farsi mordere dalla stessa Airachnid in modo che anche il suo risulti il più letale di tutti, proprio come la sua futura “sposa”. La Decepticon accetta e, nonostante la conseguente agonia, l’Uomo Ragno non perde nemmeno una goccia di Energon durante il processo, anzi si sente ancora più forte!
Ad un anno dal suo “matrimonio”, Raysharper esce in perlustrazione e ritrova casualmente il suo “vecchio amico” Sideswipe; da lì non perde l’occasione di torturarlo sia fisicamente sia psicologicamente con le sue trappole e il suo amato Siero della Paura. Tuttavia, quando era sul punto di divorarlo come aveva fatto con Sunstreaker in passato, Raysharper viene con sorpresa bloccato e paralizzato dall’ex Dinobot Grimlock, un membro della nuova squadra di Autobot di stanza sulla Terra. Alla fine Ray viene rinchiuso in una capsula di stasi e condotto alla base/discarica del Bee Team... per ora!
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