Description
QUESTA È ESCLUSIVAMENTE UNA SITUAZIONE NARRATIVA DI FANTASIA EROTICA. IN NESSUN MODO L’AUTORE GIUSTIFICA LA VIOLENZA DI GENERE. I RAPPORTI SESSUALI DEVONO ESSERE CONSENSUALI.
Gli altri uomini rimettono in fretta le banconote segnate nella valigetta. Giacca Bianca costringe Giorgia a alzarsi in piedi sollevandola per un braccio, poi la spinge davanti a sé senza riguardo. In fondo allo scantinato c’è una squallida stanzetta, con una piccola finestra e un letto senza spalliera. La obbliga a sedere sul bordo del letto. Ha in mano un altro nastro di tela, che usa per legarle le caviglie unite. Inginocchiato in questo modo davanti a lei, può senz’altro vedere in profondo in mezzo alle sue cosce, sotto l’orlo del vestitino.
L’uomo stringe con rabbia il nodo del nastro, Giorgia scongiura di non farle male, si protesta innocente, dice parole di fuoco a proposito del superiore. L’uomo le lega anche i gomiti insieme, tirando forte per avvicinarli uno contro l’altro. Giorgia è legata così stretta che le vengono lacrime agli occhi.
Giacca Bianca le ordina di sdraiarsi sul letto, voltata sul fianco. Giorgia ubbidisce, con qualche contorsione che immancabilmente attira l’attenzione dell’uomo sulle sue gambe nude. Giacca Bianca ha ancora un lembo di nastro in mano; gli basta tirare verso l’alto perché lei sia costretta a piegare i ginocchi. L’uomo tira forte per avvicinare le caviglie verso le mani, poi annoda l’estremità del nastro intorno ai polsi. Giorgia strilla di indignazione, è immobilizzata come un animale da marchiare.
Giacca Bianca segue con divertimento i suoi inutili sforzi per slegarsi. Le posa una mano all’interno delle cosce e la lascia scivolare in alto verso l’inguine. Giorgia si immobilizza, trema, non riesce a staccare gli occhi da quelli del suo carceriere, come una preda ipnotizzata da un cacciatore. L’uomo solleva l’orlo dell’abitino denudando le cosce, ma si arresta un attimo prima di arrivare alle mutandine. Sfila la mano, si rialza e esce dalla stanza, chiudendo a chiave.
Giorgia deve passare tutta la notte in queste condizioni, insonne, temendo che la porta si apra e i tre carcerieri entrino per violentarla. Intorno all’alba finalmente Giacca Bianca torna da lei. Le slega le caviglie e la aiuta a scendere dal letto, senza liberarle le mani. La riaccompagnano all’auto, dove viene di nuovo bendata e costretta a sedere sul sedile posteriore. Dopo uno spostamento in auto troppo lungo per i suoi nervi, finalmente le liberano i polsi: sono passate quasi dodici ore da quando l’hanno legata.
La abbandonano in aperta campagna, a poca distanza da un caffè con un telefono. Giorgia chiama l’ufficio e la polizia.
Il giorno stesso, si licenzia dal posto di lavoro.
FINE – link alla parte 3
Giorgia tied up by blackmailers – 4
THIS IS ONLY AN EROTIC FANTASY SITUATION. IN NO WAY DOES THE AUTHOR JUSTIFY GENDER VIOLENCE. SEXUAL RELATIONSHIPS MUST BE CONSENSUAL.
The other men quickly put the marked notes back into the briefcase. White Jacket forces Giorgia to stand up by lifting her by the arm, then pushes her regardless. At the end of the basement is a dingy little room with a small window and a bed without a backboard. He forces her to sit on the edge of the bed. He has another cloth ribbon in his hand, which he uses to tie her ankles together. Kneeling in front of her like this, he can no doubt see deep between her thighs, under the hem of her dress.
The man angrily tightens the knot of the ribbon, Giorgia pleads not to hurt her, she protests innocently, says fiery words about her superior. The man also ties her elbows together, pulling hard to bring them closer together. Giorgia is tied so tightly that tears come to her eyes.
White Jacket orders her to lie on the bed, turned on her side. Giorgia obeys, with a few contortions that invariably draw the man's attention to her bare legs. He still has a flap of ribbon in her hand; he only has to pull upwards to bend her knees. The man pulls hard to bring her ankles towards her hands, then ties the end of the ribbon around her wrists. Giorgia squeals with indignation, she is hogtied like an animal to be branded.
White Jacket follows with amusement her futile efforts to untie herself. He places a hand on her inner thighs and lets it slide up to her groin. Georgia freezes, trembling, unable to tear her eyes away from those of her captor, like a prey hypnotised by a hunter. The man lifts the hem of her dress, denuding her thighs, but stops a moment before reaching her panties. He removes his hand, gets up and leaves the room, locking it.
Giorgia has to spend the whole night in this condition, hogtied and sleepless, fearing that the door will open and the three jailers will come in to rape her. Around dawn, White Jacket finally returns to her. He unties her ankles and helps her out of bed, without freeing her hands nor elbows. They take her back to the car, where she is again blindfolded and forced to sit in the back seat. After a car ride too long for her nerves, they finally free her arms: it has been almost twelve hours since they tied her up.
They abandon her in the open countryside, a short distance from a café with a telephone. Giorgia calls the office and the police.
The same day, she quits her job.
The End – link to part 3