Description
Eng:
“Oh, It’s you. Is Buzz ready?” Jessie asked with her usual obnoxoius tone.
“Jessie, can I have a word with you?” Woody asked on the on the landing. “I… I owe you an apology...”
“What?” Her eyes got big.
“It’s… true. I got in the way of you and Buzz.”
Jessie’s heart skips a beat. Maybe is going to…?
He interrupted her thoughts. “… because you’re my best friend. And I know what it means to suffering for love. I don’t want you could feel the same. I’m sorry… I tried to do the right thing but I did in the wrong way.”
Jessie looked him. In that moment Jessie knews it was all over. But she smiled, pulling out her fake smile. But knew it… knew it so well.
“D-don’t worry and… thank you, Woody.” Jessie said. Then she came up slowly, put down her head on his shoulder and closed her eyes.
Woody was devasted. He would have wanted to pick her up and to drag her off. It was the right choise? Istinct got the better… Woody put down his hands on her back, stroked slowly her hair going down with the fingers between the blades.
Then, he whispered. Forgive me.
“I only want for your happiness.”
Jessie stares. What did he mean by this…
They broke up suddenly, they stares into each other’s eyes, maybe more eloquent than they had never been.
“Ehi! Jessie! I didn’t hear you coming!” Buzz said achieve them.
Jessie went to stare him, then he smiled… It was the first time that Woody weared the fake cowboy face. And Jessie met it for the first time.
“Have fun, guys.” Woody said. “Don’t be too much late! You’re working tomorrow! Eheh, bye bye!”
Buzz smiled and gave him a pat on the back. “See you later, Pal!”
Jessie couldn’t smile. She stared for the last time, while he, before closing the door, got terribly serious.
Ita:
“Ah, sei tu. Buzz è pronto?” Chiesa Jessie con il suo solito fare antipatico.
“Jessie, ti posso parlare un istante?” Chiese Woody sulla porta, uscendo sul pianerottolo. “Io… ti devo delle scuse…”
“Che?” Chiese lei piegando la testa.
“È vero, io… Mi sono messo tra te e Buzz.”
Il cuore di Jessie sobbalzó. Stava forse per…
Lui interruppe i suoi pensieri. “...Perché sei la mia migliore amica. E io so cosa significhi soffrire per amore. Non volevo solo che potessi provare lo stesso. Mi dispiace, ho cercato di fare la cosa giusta ma l’ho fatta nel modo sbagliato.”
Jessie lo fissò. In quel momento capì che era finito proprio tutto. Poi sorrise, tirando fuori di nuovo quel sorriso falso delle grandi occasioni. Solo che Woody lo conosceva... lo conosceva così bene.
“Non preoccuparti e... grazie amico mio.” Disse lei. Poi si sporse in avanti, lentamente. Appoggió la testa sulla sua spalla, chiuse gli occhi. Si teneva dalle sue braccia. Lui era sconvolto, dilaniato. Avrebbe voluto prenderla di peso e trascinarla via. Stava davvero prendendo la decisione più giusta? L'istinto ebbe la meglio, Woody posò le mani sulla sua schiena, le accarezzò piano i capelli scendendo fino alle scapole.
Poi, sussurrò. Perdonami. “Voglio solo la tua felicità.”
Jessie sbarró gli occhi. Cosa intendeva dire?
I due si staccarono di botto, si fissarono negli occhi, forse finalmente più eloquenti di quanto non fossero mai stati.
“Ehi! Jessie! Non avevo sentito che eri arrivata!” Disse Buzz raggiungendoli sulla porta.
Jessie continuò a fissare Woody. Poi, lui sorrise. Quella fu la prima volta che Woody adottò la maschera del cowboy sorridente. E Jessie quel giorno la conobbe per la prima volta.
“Ehi Buzz!” Esclamò Woody. “Divertitevi stasera! Non fate troppo tardi mi raccomando! Domani si lavora, eh!”
Buzz sorrise e gli diede una pacca sulla spalla. “A dopo amico!”
Jessie non riusciva a sorridere. Lo fissò per un’ultima volta, finché lui, prima di chiudere la porta, non tornó terribilmente serio.
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