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Pixiel — icona di stile: DAVID BOWIE
Published: 2011-05-28 14:57:55 +0000 UTC; Views: 585; Favourites: 2; Downloads: 2
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Description Questa storia ebbe inizio in Inghilterra nei favolosi anni 50, e tutt'ora continua imperterrita con stile ed eleganza. Da sempre il mondo musicale si è costantemente intrecciato, ha subito influenze e le ha create con il mondo della moda, alcuni personaggi meglio di altri hanno saputo interpretare ed entrare in modo intrinseco a far parte di questi due mondi dai confini così labili ed imprecisi.
Sto parlando di colui che è stato, è e sarà uno degli uomini, con qualche riserva sul fatto che provenga da Marte, più camaleontici e talentuosi presenti su questo pianeta.
Nato in una piccola cittadina vicino Londra, diventato poi un grande trasformista, favoloso musicista, ballerino, artista, scrittore, attore e molto altro, DAVID BOWIE ha creato la sua carriera e la sua vita sviluppando se stesso e divenendo continua fonte di ispirazione per vecchie, nuove, e probabilmente ancora da venire, generazioni, permettendoci di sognare e di essere ghermiti dalle sue canzoni, dal suo stile, dal suo impeccabile e a volte estremo modo di fare. Un'icona di stile e di arte che ancora oggi affascina noi 'comuni mortali'.

Al principio, pochi ricordano il suo stile molto 'preppy boy', come conviene ad ogni buon ragazzo inglese: camicie bianche, pantaloni larghi, colori terrosi e cardigan con bottoni il tutto accompagnato da stringate e mocassini a rappresentazione di un semplice ed elegante stile collegiale. A 13 anni già suonava il sassofono e cantava in vari gruppi; un Bowie altamente fuori dal normale degli anni 50.
Nel decennio successivo subisce molteplici influenze diventando mimo e studiando il buddismo, si reinventa come cantautore psichedelco e viene influenzato dalla moda hippie; giovane ragazzo capellone che in abiti bianchi e buffi occhialini tondeggianti canta accompagnato da chitarra classica e giocando con torte giganti a rimanere eterno Peter Pan.
Abbandonate le vesti di ragazzino sviluppa uno stile tutto particolare riciclandosi come hardrocker travestito e proclamandosi ambiguamente, con ampi vestiti floreali e lunghi capelli ondulati nascosti da fascinosi cappelli a tesa larga, come 'l'uomo che vendette il mondo', divenendo poi ancor più raffinato e ambiguo tanto che Stephen T. Erlewine definì il suo stile come "un assortimento caleidoscopico di stili pop uniti insieme dal senso visionario di Bowie, un vasto melange cinematografico di arte alta e bassa, sessualità ambigua, kitsch e classe".
Tutto ciò serviva a preparare il terreno per quello che sarà lo stile più incisivo e particolare di tutta la sua vita: i favolosi anni 70, ai quali ancor oggi la moda si ispira continuamente; uno stile il suo che finirà per caratterizzare il decennio e passerà alla storia come Glam-rock. Paillettes, lustrini, piume, boa, tutine attillate, abiti in vernice, giacche con spalline, scarpe dalle forme più bizzarre e stravaganti e chi più ne ha più ne metta, formavano il look azzardato della stella nascente, erano gli anni di Ziggy Stardust and The Spider From Mars. Una vera e propria stella caduta dal cielo per esaudire ogni più accattivante curiosità in fatto di espressione legata alla musica, allo stile, al look e alla moda. Capelli rosso fuoco ritti sopra la testa divengono il baluardo di questa fase, sopracciglia inesistenti e make-up marcato ed eccentrico, abiti a strati, mantelli che richiamavano il teatro Kabuki di Tokyo, ideogrammi giapponesi, tute spaziali dai colori accessi e glitterati, verdi uniti ai rossi, giubbini imbottiti e pettorali in vista, bende da pirata, senza poi parlare di fruste da circo per ammaestrare cani e trasformazioni antropomorfe. Uno stile 'ribelle' e 'insano' fatto di eccessi e teatrismi, tanto da diventare una vera e propria rappresentazione con la successiva e premeditata morte di questo alter-ego venuto da Marte, che sconvolse l'intero pianeta terra.
Questa dipartita segnò definitivi e stilistici cambiamenti portando ad un processo di continua, erratica, lunga e camaleontica trasformazione. Abbandonato tale accattivante modo di essere, su di lui presero forma le sembianze del bellissimo Duca Bianco, raffinato e tormentato artista dal background berlinese e dai suoni metallici e malinconici. Pantaloni gessati, cappelli, camice candide delineavano la sua esile forma androgina creando una figura dai tratti sfumati e dal carattere forte. Poi fu l'epoca del reflusso di influenze asiatiche, dell'impersonificazione di burattini e spiriti di un tempo lontano, dei volti bianchi che portavano i segni del divertimento degli anni passati, che gli permisero di ritornare 'cenere alla cenere' e di rinascere come la dorata fenice.

Legato indissolubilmente a quest'espressione di vita e arte che è la moda cantava "fashion bip-bip", non si è mai fermato davanti a nulla, ha creato mode, è diventato stilista di se stesso e icona per molti stilisti, musicisti e modelle. Molti sono stai i tributi che il mondo della moda gli ha dedicato, a partire dalla famosa copertina di Mick Knight che ritrae Kate Moss nelle vesti della famosa rockstar con la saetta rossa e blu stampata sul volto a richiamo dell'insano album 'Alladin Sane'. Stilisti come Gianfranco Ferrè, Tom Ford hanno tratto ispirazione dal suo passato e dalla sua carriera, ma non solo loro.
Negli ultimi anni si è fatto promotore di collezioni come quella di Tommy Hilfiger, nascondendo la sua probabile innata passione per Dior.
23 album ufficiali dopo e un'intera vita, da un primo matrimonio in stile corsaro con Angela, ad un fantastico amore con la bellissima top model Iman, il camaleontico 'Duca', si trasforma in splendido padre e amorevole marito con un tocco da perfetto gentleman inglese, tormentato dalla fede e grato della sua vita artistica e musicale.
Un uomo che ha ispirato diverse generazioni, che ha ghermito i giovani con la sua prorompente musica accompagnandoli per mano nelle vie tortuose e glitterate della vita.
Incapace di fermarsi e attentissimo a tutto ciò che lo attornia, Bowie riesce incredibilmente a reinventare in modo del tutto naturale il proprio stile e i propri modi, possiede una tal potenza espressiva e una capacità di sperimentazione fuori dal normale. Sassofonista, cantante, autore, produttore, mimo, attore, pittore, marito, padre e amabile uomo d'affari, un marziano caduto accidentalmente sulla terra, che ha imparato ad essere uomo e che nei suoi cambiamenti ha saputo essere eroe anche solo per un giorno.
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