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Description
Forse lo sai
mai intuirai
che un solo tuo sorriso dato
può rendermi sazio per ogni peccato
che ogni parola da te pronunziata
ha inciso una roccia finemente intarsiata

Tu non lo sai,
tu non lo sai
che ogni tuo cenno o movimento
no, non sono perduti nel vento
ma son per sempre ricordo fissato
di chi ha visto, pensato, amato

Solo un tuo no, mi può annullare,
capelli biondi di fronte al mare
polvere bianca nel deserto
nella mia vita se il sol fatto certo

E tu stai lì, fuori dal tempo,
tenero affanno di un momento
dolce respiro soffocato
fiore nero in mezzo ad un prato

Salto di gioia, erika d’unno,
malinconica febbre d’estate
scocca il dardo delle ore passate
ma il cuor mio aspetta il suo autunno

E quando il respiro, ormai quietato,
contemplerà il tempo passato
assaggerà l’agrodolce ricordo
mai mi troverà troppo sordo

Il quore amante non ascoltato
di un pretendente silenzioso
di un amore senza riposo
di un amante sempre appartato

Dal basso della mia posizione
posso donarti una lezione
l’impossibile deve essere amato
e la salvezza da ogni peccato!

E una parola, ancora un motteggio,
per la reliquia santa adorata,
forza ringrazia per essere amata
e godi la vita con buon coraggio

Queste sono, le parole
di un templare dell’amore
di un soldato dell’affetto
contento della sua croce sul petto

Petto nel quale, il cuore ha battuto
batterà e sarà inforcato
schiavo di un messaggero alato
chiamato Cupido, demone astuto

Non rimprovero il superbo strale
che affondò nel cuore carnale
rendendolo saggio, felice, astuto
degno di scuotersi per il dono avuto

Spero soltanto che il gran dolore
vissuto sempre eterno compagno
possa un giorno trovare uno stagno
dove finalmente le mani bagnare
dove lo stanco corpo coricare
attendendo un’anima da abbracciare

Description
Forse lo sai
mai intuirai
che un solo tuo sorriso dato
può rendermi sazio per ogni peccato
che ogni parola da te pronunziata
ha inciso una roccia finemente intarsiata

Tu non lo sai,
tu non lo sai
che ogni tuo cenno o movimento
no, non sono perduti nel vento
ma son per sempre ricordo fissato
di chi ha visto, pensato, amato

Solo un tuo no, mi può annullare,
capelli biondi di fronte al mare
polvere bianca nel deserto
nella mia vita se il sol fatto certo

E tu stai lì, fuori dal tempo,
tenero affanno di un momento
dolce respiro soffocato
fiore nero in mezzo ad un prato

Salto di gioia, erika d’unno,
malinconica febbre d’estate
scocca il dardo delle ore passate
ma il cuor mio aspetta il suo autunno

E quando il respiro, ormai quietato,
contemplerà il tempo passato
assaggerà l’agrodolce ricordo
mai mi troverà troppo sordo

Il quore amante non ascoltato
di un pretendente silenzioso
di un amore senza riposo
di un amante sempre appartato

Dal basso della mia posizione
posso donarti una lezione
l’impossibile deve essere amato
e la salvezza da ogni peccato!

E una parola, ancora un motteggio,
per la reliquia santa adorata,
forza ringrazia per essere amata
e godi la vita con buon coraggio

Queste sono, le parole
di un templare dell’amore
di un soldato dell’affetto
contento della sua croce sul petto

Petto nel quale, il cuore ha battuto
batterà e sarà inforcato
schiavo di un messaggero alato
chiamato Cupido, demone astuto

Non rimprovero il superbo strale
che affondò nel cuore carnale
rendendolo saggio, felice, astuto
degno di scuotersi per il dono avuto

Spero soltanto che il gran dolore
vissuto sempre eterno compagno
possa un giorno trovare uno stagno
dove finalmente le mani bagnare
dove lo stanco corpo coricare
attendendo un’anima da abbracciare