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"…Tu quamcumque deus tibi fortunaverit horam
grata sume manu neu dulcia differ in annum,
ut quocumque loco fuers vixisse libenter
te dicas: nam si ratio et prudentia curas,
non locus effusi late maris arbiter aufert,
caelum non animum mutant qui trans mare currunt.
Strenua nos exercet inertia: navibus atque
Quadrigis petimus bene vivere. Quod petis hic est,
est Ulubris, animus si te non deficit aequus."
(Orazio, Epistole, I 11, vv.22-30)

"…Tu, qualunque ora il dio ti avrà mandata propizia, coglila con mano grata
e non rimandare le gioie di anno in anno, per poter dire,
in qualunque luogo tu sarai stato, di essere vissuto sereno;
infatti, se (è vero che) la ragione e la saggezza
- non un luogo che domina un ampio tratto di mare -
ci tolgono gli affanni,
quelli che corrono di là del mare mutano il cielo, non l'animo.
Attiva ci agita l'inerzia :
con navi e quadrighe cerchiamo la felicità.
Ma quello che cerchi è qui, a Ulubre, se non ti abbandona la serenità dell'animo"

Punto di fuga alla Stazione S.M.N. di Firenze.
.....
Perchè in fondo il Liceo Classico non l'ho abbandonato mai del tutto, e il vecchio Orazio ha sempre qualcosa da raccontare...
La felicità non la troveremo di certo fuggendo di fronte ai problemi, ma, per quanto sia possibile, cercando di affrontarli...
E il viaggio...che sia quello per cui è nato, per ampliare la nostra sete d conoscenza, e non un pretesto per fuggire da noi stessi!
....

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"…Tu quamcumque deus tibi fortunaverit horam
grata sume manu neu dulcia differ in annum,
ut quocumque loco fuers vixisse libenter
te dicas: nam si ratio et prudentia curas,
non locus effusi late maris arbiter aufert,
caelum non animum mutant qui trans mare currunt.
Strenua nos exercet inertia: navibus atque
Quadrigis petimus bene vivere. Quod petis hic est,
est Ulubris, animus si te non deficit aequus."
(Orazio, Epistole, I 11, vv.22-30)

"…Tu, qualunque ora il dio ti avrà mandata propizia, coglila con mano grata
e non rimandare le gioie di anno in anno, per poter dire,
in qualunque luogo tu sarai stato, di essere vissuto sereno;
infatti, se (è vero che) la ragione e la saggezza
- non un luogo che domina un ampio tratto di mare -
ci tolgono gli affanni,
quelli che corrono di là del mare mutano il cielo, non l'animo.
Attiva ci agita l'inerzia :
con navi e quadrighe cerchiamo la felicità.
Ma quello che cerchi è qui, a Ulubre, se non ti abbandona la serenità dell'animo"

Punto di fuga alla Stazione S.M.N. di Firenze.
.....
Perchè in fondo il Liceo Classico non l'ho abbandonato mai del tutto, e il vecchio Orazio ha sempre qualcosa da raccontare...
La felicità non la troveremo di certo fuggendo di fronte ai problemi, ma, per quanto sia possibile, cercando di affrontarli...
E il viaggio...che sia quello per cui è nato, per ampliare la nostra sete d conoscenza, e non un pretesto per fuggire da noi stessi!
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