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AdoroiMuscoli — Marked Body: Non Timebo Mala

Published: 2013-07-28 13:22:13 +0000 UTC; Views: 5612; Favourites: 43; Downloads: 31
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Description Ed ecco ancora un altro Esemplare di Maschio Palestrato e Marchiato…

Quante sono le sfide che ogni giorno il Palestrato deve affrontare? Quanti gli ostacoli da superare? E quanti i Massimi Carichi da oltrepassare? ….

Bhe dire tanti… e questo Bodybuilder deve essersene presto reso conto al punto da farsi Tatuare sul Petto e in bella vista la frase: “Non Timebo Mala” che letteralmente significa “Non tempo la Mala (sorte)”… ebbene tenendo conto del contesto Muscolare direi che non c’è motto più esatto… che potrebbe tradursi benissimo anche in “Non temo niente! Nessun Ostacolo… Nessuna Sfida… Nessun Carico da Sollevare” … e qui sembra anche gridare a tutti… “IO SONO IMBATTIBILE !!!” sollevando un grosso Disco di Ghisa e flettendo tutti i Grossi Muscoli Pompati e Venati che si sta costruendo… e al tempo stesso suscitando l’invidia e l’ammirazione di tutti gli altri avventori della Palestra!

“Che esibizionista!” … “Che Pallone Gonfiato!” … “Poveretto non ci sta più con la testa” …. voci e commenti…. ma sotto sotto nei segreti pensieri di qualcuno… “Cazzo! Però che pettorali Duri come la Roccia, tutti da leccare! …. oppure “Cazzo! Anche io voglio diventare così Muscoloso!”

Questo e molto altro nel Gruppo di "Adoro i Muscoli"
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Comments: 9

Stevorama [2015-02-17 22:13:53 +0000 UTC]

So who is the model in this image anyway?

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AdoroiMuscoli In reply to Stevorama [2015-02-18 17:22:11 +0000 UTC]

Dont know... someone can ID, please?

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Stevorama In reply to AdoroiMuscoli [2015-12-17 07:09:51 +0000 UTC]

I found out who this guy is. He did a spread in Jockbutt Magazine (no kidding) where he is known as "Carson Long."

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AdoroiMuscoli In reply to Stevorama [2015-12-17 13:16:36 +0000 UTC]

Great! Thanks

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muscolimuscoli [2013-08-10 06:18:12 +0000 UTC]

Il tatuatore mal celava l’emozione di lavorare sui pettorali di Tim che gonfiava superbo il petto per consentire all'artista di marchiare il torace marmoreo con il motto che sentiva essere suo: NON TIMEBO MALA. Il bodybuilder, sempre sensibile all’adorazione del maschio, già si era accorto che il disegnatore faticava a concentrarsi sul da fare, distratto da tanta lussuriosa prelibatezza. Quelle mani avrebbero voluto essere libere di toccare, di palpare i pettorali del suo muscolosissimo cliente, provocatore di professione, che fletteva con premeditazione le due masse muscolari, senza concedersi, aggravando così l’agonia da adorazione del malcapitato tatuatore.

Tim si pavoneggiava con i suoi muscoli che considerava imbattibili, forti, indistruttibili. Nulla avrebbe potuto demolire l'invincibile corrazzata d’acciaio muscolare che lui aveva costruito e che non perdeva mai occasione di esibire al pubblico adorante.    

Aveva sollevato pesi di ogni entità, aveva pompato i suoi muscoli possenti con la stessa forza di un idrovora, ripetendo a se stesso e agli altri: “Non timbedo mala!”, indelebile epigrafe incisa per sempre sui suoi pettorali, affinché tutti potessero cogliere il muscolare messaggio.

Quando Tim entrava in palestra a torso nudo, gli altri atleti lo accoglievano con timore reverenziale.  Lui gonfiava il petto e urlava: “leggete il mio motto mezze seghe! E adorate i miei muscoli!”

Tim si avvicinava ai dischi di ghisa. Li estraeva dallo scaffale incurante del loro peso, con la stessa facilità con cui si estrae un libro da una libreria. Tim non temeva nulla. Lui era imbattibile. Sorrideva. Si godeva lo spettacolo degli altri culturisti che sbavano per lui e questo lo faceva gonfiare come un pallone. Fletteva i muscoli per segnare il territorio in cui lui regnava come un monarca assoluto.  Anche quel giorno, lo spettacolino dei pesi si replicò. Prese con la mano il primo disco. Nessuno sforzo, nessuna fatica, il sorrisetto sempre stampato sul volto in sfida perenne ai suoi innocui avversari. Improvvisamente, accadde l’impossibile. Tim prese il secondo disco, uguale all'altro nelle dimensioni, ma diverso, decisamente diverso, nel peso. I muscoli del culturista iniziarono a gonfiarsi, raddoppiando, crescendo a dismisura, sembravano esplodere sotto quel carico di inaudita entità. Le vene s'ingrossavano pulsando al ritmo del suo cuore impazzito, quelle del collo erano diventate simili a cavi d’acciaio, tanto erano dilatate dall'improvviso e massiccio afflusso di sangue. Tim fu costretto ad afferrare il disco di ghisa con entrambe le mani. Il volto del culturista si fece paonazzo. Tim l’imbattibile, mostrò inconfutabili segni di dolore, di fatica insostenibile, incontrollabile. Al dolore si aggiunse anche l’umiliazione dello sguardo goduto degli altri culturisti che iniziarono a flettere i loro muscoli, fiutando il profumo della sua capitolazione.    Quegli sguardi sovraccaricarono ancor più l’inaspettato fardello che il bodybuilder ferito stringeva tra le mani sudate. Tim volle costringere i suoi muscoli a gonfiarsi ancora, a resistere: non doveva e non poteva cedere. Sarebbe stata la fine. E la fine arrivò. Il volto di Tim iniziò a contrarsi. La sua bocca si aprì incapace di trattenere l’urlo della disperazione che incalzava senza incontrare più resistenza. Il motto NON TIMEBO MALA, non incuteva più il timore per cui era stato scritto, e appariva sbiadito dall’onta della disfatta. Tim non sorrideva più. Le prede di un tempo, si trasformarono subito in avvoltoi, attratte dal rantolo del loro carnefice. Il disco cadde ai suoi piede. I muscoli dovettero cedere all'irresistibile peso. Tim si era arreso. Sconvolto ed inebetito, con gli occhi sbarrati, madido di sudore, guardava quel disco di ghisa che lo aveva giustiziato nel suo orgoglio. Cercò invano di leggere quanti chili pesasse, i suoi occhi increduli avrebbero letto tutt'altro che un numero, ma una frase quasi profetica per un bodybuilder: L'INSOSTEBIBILE PESO DELLA STUPIDITA’. E quel peso si rivelò tale, anche per i potenti muscoli di Tim.

Tim era crollato e non per mano di un culturista più forte, più grosso e potente di lui. Egli non aveva retto alla sua condizione di muscoloso stupido e acefalo. Lui, che aveva sempre raffigurato il suo nemico incarnandolo in un corpo muscoloso dalle inaudite dimensioni, travolgente, da mozzare il respiro, un essere verso cui prostrarsi adorante e a cui consegnare il suo atto di abdicazione, scoprì che quel nemico era sì muscoloso e possente, ma tutt'altro che sconosciuto, perché era se stesso. La sua idiozia, la sua stupidità si erano dimostrate più forti dei suoi muscoli marmorei. Lui le aveva invigorite, lui le aveva nutrite, lui le aveva rese invincibili e adesso Tim si arrendeva a quella forza che lo stava schiacciando. Tormentato si interrogava sul perché di quel peso così insostenibile. In quel disco di ghisa erano fuse le risposte alle domande che il bodybuilder ferito rivolgeva a se stesso, erano incise le verità del palestrato: il suo narcisismo, il desiderio di pomparsi all'estremo, di flettere sempre e ovunque, la sottomissione al mister, come uno yes sir!, l’assoluta incapacità di resistere alle sirene muscolari del coach, dispensatrici di orizzonti luminosi, di gloria, di potenza muscolare, di pilloline che lo avrebbero reso felice guardandosi allo specchio vedendosi grosso, enorme, venato, ed ancora la superbia, l’arroganza, il sentirsi un Dio, l'uso dei muscoli per sottomettere i suoi adoratori lucrando sulla loro debolezza, l’umiliazione inflitta ai meno palestrati, ai meno grossi, considerati esseri di razza muscolare inferiore.  

E noi adoratori? Non possiamo che goderci cinicamente lo spettacolo. Adoriamo i muscoli perché sappiamo che quando sono pompati al massimo esplodono nella loro incontenibile bellezza. Lo sforzo disumano che ha immortalato Tim in quella foto, che lotta con l'insostenibile peso della sua idiozia, ci restituisce l'immagine del dolore, della sconfitta, perfidi stimolanti che inducono il culturista in decadenza a flettere, a pompare, a gonfiarsi, come mai aveva osato prima, costretto a lottare per la sua sopravvivenza di uomo muscoloso. Quell'agonia aveva trasformato il corpo di Tim in un Dio adorabile prima del crepuscolo, pronto per l'ultima venerazione. Godano dunque i nostri occhi dei suoi muscoli, gonfi, pieni, delle sue vene che avvolgono le fibre muscolari dell'atleta per nutrirne il vigore finale ed estremo.

Il tatuatore rivide così il suo muscolosissimo cliente, ora annichilito, stordito dalla lotta impari tra la sua stupidità ed i suoi muscoli che lo aveva visto soccombere.  E anche il disegnatore di tatuaggi divenne avvoltoio. "Tim so che devo cancellare il tuo tatuaggio. Dovrò lavorare sui tuoi pettorali per parecchie sedute, perché come tu sai i tatuaggi sono praticamente inamovibili dall'epidermide. Quindi ci vedremo spesso. Dovrai sopportare per lunghe ore le mie mani sul tuo petto. Avrò da lavorare parecchio". Questa volta Tim si sarebbe concesso al suo artista, senza batter ciglio per ritrovare un po' dell'orgoglio perduto. Ed il tatuatore poté finalmente smanettare a dovere i pettorali di Tim, mortificato nell'anima, ma sempre magnifico nella sua muscolatura perfetta che non aveva perso il suo turgore, la sua erotica bellezza, anzi il palestrato ferito era ancor più disponibile, ormai debole preda per gli adoranti cacciatori di muscoli. Il tatuatore non si fece sfuggire l'occasione per sconfinare con le sue mani d'artista in bicipiti, addominali, e ogni quant'altro il muscoloso toro abbattuto potesse offrire al suo marchiatore che cadde nell'estasi di quell'insperata adorazione.

Ma la sua “matita” già era pronta per scrivere impietosa sui pettorali di Tim la nuova verità: L’INSOSTENIBILE PESO DELLA STUPIDITA’

 

Muscoli Muscoli

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AdoroiMuscoli In reply to muscolimuscoli [2013-08-10 11:36:34 +0000 UTC]

Bellissima Storia, devo dire che la tua maturità di Scrittore-Autore di Commenti-Storie ti porta a scrivere racconti sempre più avvincenti e stimolanti! Questa sorta di "Caduta degli Dei" è strabiliante, una idea fantastica che lascia il lettore con il fiato sospeso rigo dopo rigo... Il povero Tim così grosso e Muscoloso sembra avere avuto alla fine quello che si merita, in una sorta di legge del contrappasso, diventando ciò per cui è stato da sempre preparato dal suo Coach: un grosso Pallone Gonfio di Muscoli pronto a soddisfare tutti gli altri atleti della palestra... dapprima il tatuatore... che non appena avrà cambiato la frase nei pettorali... farà di questo ex Superbo ed Orgoglioso Culturista... un Oggetto Muscolare ad uso e consumo di tutti coloro che adorano ed amano i Muscol! Grazie per il tuo contributo, che è come sempre un Valore Aggiunto alle foto di questo sito!

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thedoctor12 [2013-07-31 22:11:37 +0000 UTC]

Prince Adam: I HAVE THE POWER!

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Keepemgrowin [2013-07-30 23:33:54 +0000 UTC]

Hot... love the expression.

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AdoroiMuscoli In reply to Keepemgrowin [2013-07-31 13:17:42 +0000 UTC]

Oh Yeah!

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