HOME | DD

FritzVicari — Milites' charge, Rodenpois, Livonia, 1205 by-nc-sa

#snow #artwork #baltic #battle #crusaders #digitalart #digitalpainting #livonia #medieval #warfare #winter
Published: 2020-09-25 17:23:34 +0000 UTC; Views: 5417; Favourites: 84; Downloads: 0
Redirect to original
Description A remake of an older piece. The old description still stands.

Qui more militari tam in equo quam in se ipso bene loricatus cum paucis qui aderant Theutonicis Lethones aggreditur. Sed ipse nitorem armorum istorum abhorrentes, Deo eciam timorem immittente, ab eis ex omni parte declinant.

(Henrici Chronicon Livoniae, IX, 4)

ENGLISH  (based on Henrici Chronicon Livoniae, R. Bartlett, The Making of Europe, E. Christiansen, The Northern Crusade, W. Urban, The Baltic Crusade) :

[Konrad von Meyendorf] with his horse and himself armored in the way of a knight, with the few Germans who were at hand attacked the Lithuanians. But, with God sending upon them such terror, horrified by the brightness of the [germans'] arms, they [the Lithuanians] turned away on all sides.

The battle of Rodenpois was a crushing defeat inflicted by few Saxon lay knights and crusaders, the Swordbrothers and Vesthard's Semgallians upon a Lithuanian raiding army during winter 1205. The Lithuanians which were coming back with booty and prisoners from a raid in Estonia, decided to devastate the lands of the Semgallians before turning their attention on Riga, the cathedral city of bishop Albert von Buxtehovden mission in Livonia. Informed by Vesthard, a Semgallian noble, the Germans and the Semgallians ambushed the pagans at Rodenpois, (Ropaži), 30 Km outside Riga. The Lithuanians, bogged in the snow, were advancing in a column and as they sensed an ambushed, they formed a wedge. Konrad von Meyendorf, a Saxon nobleman, despite the panicking Semgallians (the Balts were not used to fight pitched battles), fanatically decided to charge the enemy army with the other German knights, preferring (in the words of the chronicler) a glorious death than a shameful retreat. 

A charge of armored milites was a frightening vision. A steady line of armored men and horses, so close one to another that one would have been able to touch each other shoulder, advancing at growing pace with couched lance, riding strong, tall destriers.
Imagine what must have been for the Lithuanians at Rodenpois: their fighting style was based on raiding and small scale skirmishes, their horses looked more like ponies, they rarely had iron armours. Caught in the open, bogged down by snow, prisoners and booty, they broke their formation and the battle immediately turned to massacre, as the Semgallians, encouraged by the debacle, supported the German charge. 

If you want to see a medieval milites charge in the movies, check out the classic 1938 "Aleksandr Nevskij". It provides an old fashioned and not really accurated portrayal of the Teutonic Knights of Livonia charging the Novgorodians about 40 years after Rodenpois. Eisenstein's direction, Prokofiev soundtrack and the photography achieve to give the correct dreadful feeling one would suffer in the wake of such a charge.
www.youtube.com/watch?v=vKZPgG…

The cavalry formation during charges is curiously well reproduced in the awfully historical wrong Braveheart. That's the only historical accurate thing in the whole scene (movie?), anyway. 
www.youtube.com/watch?v=rdlL65…

Last but not least, the visual sources. The Lithuanians are based on several Baltic reenactment groups and archaeological sources.
The Germans are based on various miniatures from the late XII / early XIII century, while the Swordbrothers' heraldic are based on books' descriptions. 

manuscriptminiatures.com/4129/…
manuscriptminiatures.com/4999/…
manuscriptminiatures.com/4999/…
manuscriptminiatures.com/4821/…
manuscriptminiatures.com/4885/…
manuscriptminiatures.com/4871/…
manuscriptminiatures.com/4688/…

ITALIANO (basato sulla Henrici Chronicon Livoniae, R. Bartlett, The Making of Europe, E. Christiansen, La Crociata del Nord, W. Urban, The Baltic Crusade) 


[Konrad von Meyendorf] armato egli stesso e il cavallo alla maniera dei cavalieri, con i pochi tedeschi che erano intorno, aggredì i Lituani. Ma questi [i Lituani], mentre Dio instillava il terrore dentro di loro, inorriditi dal bagliore delle loro armi [dei tedeschi], si dispersero in tutte le direzioni.


La battaglia di Rodenpois fu una notevole vittoria di un piccolo gruppo di cavalieri sassoni, dei cavalieri Portaspada e dei Semigalli del senior Vestardo ai danni di un esercito Lituano, nell'inverno del 1205. I Lituani, di ritorno con prigionieri e bottino da una serie di razzie in Estonia, decisero di saccheggiare la Semigallia per poi puntare direttamente su Riga, la città cattedrale della missione livone del vescovo Alberto di Buxtehovden. Informati da Vestardo, un anziano dei Semigalli, i Rigensi e i loro alleati tesero un'imboscata all'inconsapevole esercito lituano a Rodenpois (Ropaži ), trenta chilometri fuori Riga.


I Lituani, oltre ad essere appesantiti dai frutti del saccheggio, erano anche rallentati dalla neve alta, che li costringeva ad avanzare in colonna. Accorgendosi dei Semigalli e dei Tedeschi, l'esercito pagano si schierò a cuneo. 

I Semigalli iniziavano a dare segni di cedimento di fronte ai nemici schierati a battaglia, dal momento che, nelle guerre nel Baltico orientale, si cercava, quando possibile, di evitare di combattere in grandi scontri. Corrado von Meyendorf, nobile sassone, con ardore fanatico, decise invece di caricare le linee Lituane invece agli altri cavalieri germanici, preferendo, nelle parole del cronista, una morte gloriosa piuttosto che la ritirata. 


La visione di una carica di cavalieri in armatura era, all'epoca, qualcosa di terrificante: una linea compatta di cavalli e uomini coperti di ferro, che avanza a velocità crescente, gli uomini così vicini l'un l'altro da potersi toccare, a cavallo di robusti e alti destrieri. 

Per i Lituani, abituati a piccole schermaglie, a combattere a piedi o a bordo di cavalli che al confronto dei destrieri occidentali sembravano pony e spesso privi di armature di ferro, la sola visione dei cavalieri alla carica si rivelò fatale. La loro formazione, colta allo scoperto, si ruppe, e la battaglia si trasformò ben presto in un massacro, con i cavalieri e i Semigalli, che avevano preso il coraggio, all'inseguimento dei Lituani in fuga.


Per una ricostruzione cinematografica di una carica di cavalleria medievale, c'è il classico "Aleksandr Nevskij" del 1938. La carica dei cavalieri teutonici sul lago ghiacciato durante la battaglia di Peipus, nel 1242, ha molti difetti nella ricostruzione storica (dovuti anche all'età del film), ma il lavoro alla regia, alla fotografia e alla colonna sonora aiuta lo spettatore a cogliere l'orrore di chi si fosse trovato a subire una tale carica. 

www.youtube.com/watch?v=vKZPgG…


In Braveheart, che già è un film discutibile di per se ma vera e propria spazzatura dal punto di vista storico, c'è comunque una sequenza che riesce a dare l'idea della formazione che i cavalieri medievali adottavano durante le cariche nel XII-XIII secolo. 

www.youtube.com/watch?v=rdlL65…


Infine, le fonti. Per i Lituani mi sono basato su alcuni reperti archeologici e in larga parte sul lavoro di rievocatori locali.


Per i tedeschi, diverse miniature di fine XII/inizio XIII secolo.

manuscriptminiatures.com/4129/…
manuscriptminiatures.com/4999/…
manuscriptminiatures.com/4999/…
manuscriptminiatures.com/4821/…
manuscriptminiatures.com/4885/…
manuscriptminiatures.com/4871/…
manuscriptminiatures.com/4688/…


Related content
Comments: 4

Gustavhistory [2022-04-20 01:19:48 +0000 UTC]

👍: 0 ⏩: 0

Libra1010 [2020-09-29 17:54:56 +0000 UTC]

👍: 0 ⏩: 0

worldpeace2 [2020-09-25 19:12:53 +0000 UTC]

👍: 0 ⏩: 0

janschlegel [2020-09-25 18:14:32 +0000 UTC]

👍: 0 ⏩: 0